domenica 17 marzo 2013

Un po' di acqua calda non ha mai fatto male a nessuno

Quello che state per leggere è un post di servizio pubblico che chissà, in futuro potrebbe essermi utile per chiedere lo stato di onlus per il blog e magari ottenere dei finanziamenti pubblici da spendere in cene eleganti.
Ho recentemente scoperto che su alcuni canali del digitale terrestre è possibile vedere film e telefilm in lingua originale.
Prima che qualcuno si lanci in sarcastici commenti a base di acqua calda, vorrei sottolineare che io sono povera (o diversamente ricca) e quindi priva di abbonamento sky e dei relativi canali smaltatissimi e super opzionati che ti fanno vedere un programma un'ora dopo, un'ora prima e magari anche al contrario; ho quindi a mia disposizione solo l'umile digitale terrestre, il quale umile digitale terrestre ha però evidentemente fatto passi avanti giganteschi in direzione della diversità linguistica.
L'epocale scoperta è avvenuta in una fredda giornata di qualche settimana fa; ci stavamo procurando la quotidiana dose di buonumore seguendo le impagabili avventure dei cerebrolesi di Beautiful quando Rico, giocando con il telecomando, ha premuto il tasto audio, scaraventandoci senza preavviso in un mare di accenti americani. Una volta riavutoci dallo shock di sentire dialoghi abbastanza verosimili tra i Baldi e i Belli, abbiamo iniziato a provare su tutti i canali per vedere quali avessero la strepitosa opzione, scoprendo subito che sui canali Rai (quelli del servizio pubblico e del canone tv per cui tu abbonato hai un posto in prima fila) non se ne parla, invece sui tre canali Mediaset (Italia 1, Canale 5 e Rete 4), Cielo e Iris ti danno la possibilità di vedere i programmi stranieri (anche se non tutti) nella versione originale, per cui puoi goderti una telenovela in tedesco o un telefilm in spagnolo.
Di fronte a questa straordinaria novità il dubbio che mi attanaglia maggiormente è: perché diavolo non ce lo dicono?
Mi spiego: se tu fai tutto un lavoro per rendere disponibile l'audio originale dei programmi (e suppongo che la cosa richieda anche solo un minimo investimento di tempo e denaro) perché poi non lo comunichi al tuo pubblico? Se non altro per poterti vantare di offrire qualcosa in più rispetto agli altri, sarebbe un'ottima pubblicità. Francamente la logica dietro la scelta del silenzio mi sfugge.
Essendo però che non sono azionista Mediaset e non devo quindi preoccuparmi della condizione mentale di chi gestisce l'intero carrozzone, la cosa mi turba fino a un certo punto e posso godermi la scoperta di questo nuovo mondo senza nubi minacciose all'orizzonte.
L'unico trascurabile cumulo-nembo è che a volte, il desiderio di ascoltare una lingua straniera ti porta a fare cose quantomeno imbarazzanti: giorni fa mi sono ritrovata la sera tardi a guardare un telefilm veramente brutto su dei vampiri adolescenti (molto in voga al momento) semplicemente per il fatto che, complice l'audio pessimo e il fatto che per fare il vampiro gotico evidentemente devi parlare un po' nei pallotti (leggi: come se avessi sempre un pompelmo in bocca), non riuscivo a capire una mazza di quanto dicevano sti tizi e ovviamente la cosa scocciandomi parecchio, non volevo saperne di darmi per vinta.
Mi trovo anche costretta ad ammettere che, se m'imbattessi nuovamente nel citato telefilm, pur scritto con i piedi e con degli attori mono-espressione, lo riguarderei per il solo gusto di riuscire a capire bene le idiozie che si dicono.
Comunque questo è quanto, io il mio servizio pubblico l'ho fatto, adesso resto in attesa dei finanziamenti pubblici; voi controllate di avere il tasto audio sul decoder del digitale, dopodiché buon viaggio, bon voyage o come dir si voglia.

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