domenica 7 aprile 2013

Viaggio alla scoperta di TreniTaglia in compagnia di borse Esso e nappine optical

Apprendo con gioia che, anche quest'anno, la  Regione Emilia Romagna ha inflitto a Trenitalia pesanti sanzioni per i millemila disservizi piovuti sugli utenti causa guasti, avverse condizioni meteo, anno bisestile, Marte in Gemelli ecc.
Una parte di queste multe saranno utilizzate per compensare i pendolari, offrendo loro gratuitamente un mese di abbonamento ferroviario. Quando ho letto questa notizia la memoria è immediatamente corsa a un servizio fotografico scoperto su una rivista qualche mese fa e gelosamente conservato in attesa del momento propizio; il servizio in questione porta il seguente sottotitolo:

In viaggio sul Frecciarossa, ad alta velocità, con un look chic e comodo, tra tweed e geometrie. E poi it bag, borse da weekend e accessori da donna d'affari.

(Devo confessare che a me sta cosa delle it bag mi fa molto ridere; la prima volta che ho letto it bag ho pensato borsa esso (deformazione professionale, traduci tutto anche involontariamente) e da quel momento per me it bag è sinonimo di borsa della Esso, quella che ti danno con la raccolta punti. Quando leggo che una borsa Esso costa 6700 euri mi viene spontaneo chiedermi quanti bollini ci vorranno per averla gratis.)

Osservando la prima immagine di questo splendido servizio (vedi sopra) non posso fare a meno di riconoscermi nell'espressione da serial killer della protagonista, è la stessa che indosso io mentre salgo gli ultimi gradini verso il primo binario: per favore, almeno stamattina non fatemi incazzare. Certo, io viaggio un po' più leggera, meno itbag e più libri, acqua e telefono; se mi trovassi a viaggiare come la nostra amica, carica come uno sherpa tibetano, credo che riuscirei ad avere lo stesso sguardo omicida ma senza bisogno del bistrone negli occhi.
Fortunatamente, anche i momenti più difficili hanno fine e la nostra business woman sale finalmente sul treno, dove, una volta sistemate le sue millamila borse Esso, si cambia d'abito indossando la mise da permanenza sul Frecciarossa.
Mi rendo conto che è solo il mio atteggiamento reazionario e conservatore a impedirmi di trovare una logica in un cappotto senza maniche ma noto con una certa soddisfazione che la signora non è nata ieri e indossa un paio di guanti modello polipo che lasciano scoperta solo la zona spalla. Sì perché a volte sali sui treni e ti trovi catapultato in Siberia quindi se hai in programma una riunione d'affari ti conviene coprirti, altrimenti magari a destinazione ci arrivi ma poi ti trovi in una sala piena di uomini e donne d'affari pronti ad affareggiare con te e invece ti tocca correre in bagno. Se vogliamo per forza vederne il lato positivo, sicuramente uscirai dalla toilette più magra.
Il momento dell'arrivo si avvicina, quindi la signora nella foto qui sotto sceglie la mise-discesa dal treno; osservando quel body di pizzo scollato fino all'ombelico, ne deduco che ha scelto l'opzione dimagrire velocemente senza spendere una lira di cui parlavo prima; mi chiedo se Trenitalia abbia mai valutato la possibilità di sfruttare questo elemento per farsi pubblicità: TreniTaglia, passa un paio d'ore con noi e perderai una taglia. Di questi tempi, con l'estate che si avvicina, potrebbe avere successo.
Tornando alla nostra business woman, spero di non trovarmi mai in una situazione del genere: costretta a decidere se indossare il mocassino argento o quello optical con le nappine; e d'altra parte, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.

E così, passo passo, siamo arrivati alla fine della storia; purtroppo l'ultima immagine del servizio non ci rassicura circa la vitalità dei neuroni della nostra amica, che persiste nell'indossare capi senza maniche, va bene voler dimagrire ma ricordiamoci che la polmonite è dietro l'angolo e, anche nel caso di un semplice raffreddore forte, ti viene il naso rosso e parli come l'orso Yogi e allora addio al look chic del sottotitolo.
Per coloro che si chiedessero il perché dell'espressione Che cavolo stai dicendo Willis? della signora, la risposta si trova leggendo la didascalia a lato dell'immagine:
Ore 9.30 - Arrivo alla stazione di Milano, in perfetto orario.







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