mercoledì 15 aprile 2015

It's Friday night people!

Era una mattina diversa dal solito e già dalla partenza l'universo mi ha fatto capire che non era cosa.
Ho aperto la porta e fuori era tutto un cielo plumbeo con ettolitri di pioggia a catinelle e tutti i gli ammennicoli del caso.
Il viaggio delirante tipico dei giorni di pioggia è stato ulteriormente peggiorato dalla E45 che in alcuni tratti pare un tratturo ma, stranamente, entrare a Ravenna con la pioggia e il traffico è stato meno devastante del previsto.
Ho parcheggiato a distanze siderali ma sono arrivata alla Camera di Commercio in perfetto orario per l'inizio del workshop (h 9.30); ripensandoci adesso mi rendo conto che mi sembrava strano trovarmi in una sala conferenze e non dover lavorare, continuavo a cercare con gli occhi la cabina di traduzione.
Alle 9.40 eravamo ancora ai blocchi di partenza (siamo in Italia, il quarto d'ora accademico non si nega a nessuno), stavolta almeno c'era la scusa della pioggia...
Argomento del workshop era il web marketing e io ovviamente ero l'unica neofita che non c'entrava nulla, circondata da gente che lavorava in agenzie pubblicitarie e responsabili marketing di varie ditte; la cosa però non mi ha scomposto, trovarmi  in  mezzo a un mare di esperti sapendo poco dell'argomento trattato è per forza di cose il mio pane quotidiano di interprete, mi sono rimboccata le maniche e ho teso le orecchie.
All'ora di pranzo sono partita spedita verso un self-service dove ricordavo di aver mangiato una volta per lavoro; il plus del posto è che fanno la pizza al piatto sul momento e confesso che avevo una gran voglia di pizza; per un attimo ho temuto di non ricordare la strada ma evidentemente il legame tra stomaco e memoria scorre potente in me. In meno di dieci minuti eccomi all'ingresso del self service.
Stavo per mettere un piede dentro quando un rumore alle mie spalle mi ha bloccato, mi sono girata e il mondo è crollato: un'orda di barbari stava calando sul luogo, la temutissima scolaresca in gita.
Non avendo la minima intenzione di menare fendenti per farmi largo e conquistare un posto a sedere li ho maledetti fino alla terza generazione e ho abbandonato il campo.
Alla fine ho trovato rifugio in una pizzeria al taglio dove ho consumato un frugale pasto ipnotizzata dal bidone dei rifiuti che recava una scritta alquanto curiosa: NON GETTARE GELATI GRAZIE. Mi sono guardata intorno ma non vedevo nessun frigo per gelati, il mistero si infittiva, Ravenna forse brulicava di pazzi cestinatori di gelati in bidoni altrui?
Alla fine la curiosità ha superato l'imbarazzo e prima di andare via ho chiesto spiegazioni alla signora che mi ha servito; ho scoperto così che la pizzeria in questione è assediata dalle gelaterie (una a fianco e una di fronte) e che d'estate, quando mettono tavolini e bidone fuori, la gente non fa distinzione tra il loro bidone e quello delle gelaterie e quindi a fine giornata se lo trovano sempre pieno di coni e gelato sciolto che da pulire fa parecchio schifo. L' ho salutata trasudando comprensione, la gente è un po' baluba.
Il pomeriggio è trascorso piacevolmente, se si eccettua un breve momento in cui dal fondo della sala si sentiva gente parlare ad alta voce, non un po' ma abbastanza da sovrapporsi alla voce del relatore, il quale ha deciso tatticamente di fingersi sordo e tirare dritto. Io non l'ho presa con altrettanta filosofia (sentivoo già Godzilla fare capolino) e dopo un po' mi sono girata lanciando occhiatacce, le quali occhiatacce si sono presto trasformateo in sguardi increduli, i casinari delle ultime file erano in realtà gli organizzatori della CCIAA che, evidentemente, avevano guardato l'orologio e deciso che era ormai venerdì pomeriggio e il toga party poteva ben cominciare.
It's Friday night people!


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