giovedì 17 dicembre 2015

A Natale i serpenti non aiutano

Anche quest'anno corro in soccorso di coloro che vagano per il mondo in cerca di ispirazione per gli obbligatori cadeau natalizi.
Ecco alcune idee raccolte nel corso dell'anno; i prezzi decisamente esigui le rendono alla portata di tutte le tasche (a parte quelle che dentro ci sono i serpenti, come da famoso detto popolare).





Immancabile, dato il periodo, la tazza da tè a forma di C1P8 da regalare all'appassionato, con l'unica accortezza di non essere presente quando lui/lei si verserà il tè e proverà a berlo, sbrodolandosi inevitabilmente tutta la maglia.




A chi non piacerebbe sorseggiare un liquore fornito da un bambino? Un chiaro tentativo di trarre beneficio economico sfruttando il famoso mito della "pipì santa".



La prima reazione è un brivido lungo la schiena, poi ti chiedi perché i salvadanai li facciano sempre così orrendi. Finché gli giri intorno e scopri che non c'è la fessura per il soldi, ergo non è un salvadanaio, è solo a scopo ornamentale.











 



Il regalo perfetto per il suocero nasone e appassionato de "I tre moschettieri", il servizio ideale per sorseggiare vino guardando Cyrano de Bergerac.





Questo lo consiglio per il collega rompiballe (sì, quello che tenta di farvi le scarpe da mesi arruffianandosi il capo) temporaneamente a casa con l'influenza; l'arnese qui presente, con la sua meravigliosa frase guarisci presto, potrebbe rivelarsi più potente di una bambola vudù.


Il regalo ideale per l'amico che da mesi vi sgardella gli zebedei perché deve:
a) scegliere la facoltà universitaria, o
b) scegliere dove andare in vacanza, o
c) scegliere tra la Maria, la Giovanna e la Marika,
d) riempire a piacere
 A seguire trovate alcuni articoli che non mi spiego come siano potuti arrivare in produzione:





Chi non vorrebbe una bilancia che ogni volta che ti pesi ti dà dell'ippopotamo?



Questo penso sia un prodotto artigianale, quindi frutto della follia di un singolo, il quale:
a) odiava le conchiglie e quindi faceva loro del male, o
b) aveva seguito un suo progetto estetico che a noi francamente sfugge (da notare che le vele del veliero sono di carta e 3D).

Credo sia una delle cose più brutte che io abbia mai visto.
Terminiamo con un dubbio che mi lacera e per cui mi serve il vostro aiuto.                                                                                Mi rendo conto di avere grossi limiti, artisticamente parlando, sicuramente mi sfugge qualcosa quindi, vi prego, siate onesti: la pera in primo piano davanti al campanile la vedo solo io?


3 commenti:

  1. Il quadro in fondo è come le macchie di Rorschach. Il fatto che io non veda la pera credo abbia un brutto significato. Complimenti per aver avuto il fegato di scovare tutti questi oggetti di rara beltà.

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  2. Temo che il messaggio intrinseco del quadro sia da ricercarsi nell'eterna insoddisfazione dell'artista, nella sua estrema ricerca del'altrove.
    Se non ricordo male il titolo è "Ne ho le palle piene di Firenze!"
    ...ma posso anche sbagliare eh!

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