E torniamo a parlare di mutande.
Non so perché questa tematica ricorra nei miei post (vedi Qualche problema nella sfera dell'intimo?), forse è solo che le pubblicità in questo settore risultano particolarmente inspiegabili, boh.
La foto in questione l'ho trovata su Grazia e, come le sue sorelle in passato, mi ha lasciato parecchio perplessa; posso capire l'idea di strizzare l'occhio alla consolidata tradizione del bondage ma non sembra anche a voi che sta donna abbia un complesso sistema di tiranti sulle chiappe?
A nessuno dei pubblicitari è venuto in mente che la pubblicità non restituisce un'idea positivissima del tono muscolare del fondoschiena della signora?
Ovviamente, trattandosi di una che di mestiere fa la modella, diamo per scontato che sul suo popò ci si possano ammaccare i pinoli, però tutto il lavoro lo fa l'immaginario della modella-tipo, non certo quella mutanda.
E pensiamo per un momento all'effetto che quei simpatici tiranti farebbero su chi la modella non fa e quindi non può vantare un didietro che sfida la forza di gravità, non c'è il rischio di somigliare fortemente a un salame con il suo bel cordino intorno?
Poi cosa fai se per caso te la togli (perché magari hai trovato da fare del buono) e ti ritrovi col sedere pieno di righe come quando in estate in costume ti sedevi su quelle sedie fatte di fili di plastica intrecciati?
Meditate gente, meditate.
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