martedì 30 agosto 2016

Tintarella sulla fiducia

Il balzo della fede serve più spesso di quanto non si pensi.
Qui a lato vedete l'inevitabile articolo sull'abbronzatura pubblicato su Grazia il 21 giugno (sto leggendo gli arretrati passatimi da mamma, devo recuperare il mese passato in terre straniere coi boccia); l'autrice ci rivela che quest'anno spopola il colore dorato in stile Copacabana, con effetti ambrati-dorati.
Fin qui tutto bene, però mi chiedo: se l'articolo deve servire a dare indicazioni a noi della plebe cosicché ci buttiamo su lozioni, pomatoni e integratori nella speranza di sentirci strafighi e molto vip, che senso ha metterci a corredo una foto in bianco e nero?
Perché noi del volgo non siamo mai passati da Copacabana con la cartella colori per capire qual è il pantone ideale per la tintarella di tendenza.
A mio avviso l'articolo, che in teoria dovrebbe spingerti a fare il mutuo per comprare i millemila prodotti che servono per l'abbronzatura vip (oltre agli spray vernicianti in caso i tentativi falliscano e ti ritrovi con un colore besciamella gratinata), con questa foto si dà la zappa sui piedi: ti fa vedere una giovine che, pur essendo innegabilmente grigia, fa comunque una gran figura
C'é il rischio concreto che qualcuno cominci a pensare che in fondo si può vivere anche senza tintarella ma allora tutti quei poveri pomatoni che fine farebbero?
 

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