mercoledì 6 giugno 2012

Il mio nome è Timoteo...datemi almeno uno zuccherino!

Questa volta ero abbastanza tranquilla, varcando la soglia non ho neanche pensato, come d'abitudine, E togliamoci sto pensiero!
L'idea mi martellava in testa già da un po', erano due mesi e mezzo che non ci andavo e cominciava a vedersi parecchio, mi son fatta coraggio e sono entrata. O meglio, siamo entrati, perché anche Rico doveva darsi una sistemata e mi aveva accompagnato.
L'autore dei due precedenti miracoli purtroppo era già impegnato, quindi sono finita nelle mani del suo collega, mentre Rico sedeva in paziente attesa del suo turno.
Il lavaggio è stato più o meno come l'altra volta ( vedi Parrucchiere sì ma con Estrema Riluttanza), mi sentivo come se fossi capitata tra gli spazzoloni del lavaggio auto. Sarà il marchio di fabbrica del salone: se vuoi un bel taglio te lo devi guadagnare. Ho stretto i denti e chiuso gli occhi pensando ad altro. Poi ci siamo spostati in area taglio e, seduta su una poltrona di fronte allo specchio ho pronunciato queste parole (Rico può testimoniare):
Vorrei lo stesso taglio dell'altra volta, corti di qua, non rasati però corti, e invece lunghi di là.
L'uomo si è messo all'opera e io mi sono fidata, anche perché senza occhiali non vedo una mazza. La prima cosa che avrebbe dovuto insospettirmi è che ci ha messo una vita, però ho pensato, magari è un perfezionista, di quelli mai contenti... che tenerezza le illusioni!

La sequenza che ha frantumato definitivamente quel po' di speranza ancora in piedi è stata la seguente:

1) prende lo spruzzino dell'acqua perché evidentemente mi vuole bagnare i capelli per continuare a tagliare (ANCORA??!!! - penso con un groppo in gola);

2) lo spruzza ovunque, lavandomi completamente la faccia senza apparentemente rendersene conto (non so come, gocciolavo);

3) senza asciugarmi procede col taglio e, ovviamente, tutti i capelli tagliati mi si appiccicano addosso, essendo che ho faccia e collo ancora tutti bagnati;

4) a questo punto mi pare di aver la barba, sembro un po' Timoteo e forse la cosa penetra al suo livello di consapevolezza perché comincia a usare il phon con una certa energia, cercando di spazzare via i peli superflui. Peccato che quando i capelli sono cementati alla pelle il phon gli fa giusto il solletico quindi, dopo qualche tentativo, il nostro uomo spegne l'asciugacapelli e impugna quella simpatica spazzolina rotonda che i parrucchieri usano a fine taglio per spazzolarti via i capelli dal collo. Quella tenera spazzolina che però non va usata quando sei di malumore perchè il collo e la faccia dei tuoi clienti non hanno colpa se ti girano gli zebedei perché il taglio non ti viene come dovrebbe. L'impressione è che mi stiano spazzolando come si fa coi cavalli, con quelle spazzolone grandi, e alla fine non mi danno neppure uno zuccherino, una delusione su tutti i fronti.
5) Dopo tanto tribolare riesco finalmente a vedermi riflessa nello specchio e.... i capelli non ci sono più; da un lato sono rasatissimi, dall'altro ha tagliato tutto il tagliabile, lasciandomi un ciuffettino striminzito. M'insospettisco e chiedo di vedermi dietro per avere la conferma della prima impressione e la conferma arriva, squarciando l'oscurità del dubbio come un lampo nella notte, quando poso gli occhi sulla nuca: sto tizio mi ha fatto un taglio da uomo!
Ora, ammetto di non essere particolarmente pettoruta ma il dubbio che io sia un uomo non esiste, a meno che  non si abbiano seri problemi (visivi o mentali).
E arriva la domanda di rito: "Va bene?"
A quel punto tocca pensare in fretta: se gli dico che fa orrore, poi ci mettiamo a discutere e lì non ci metto più piede mentre io ci vorrei tornare, a patto che mi tagli sempre l'altro; in più non c'è modo di rimediare a sto taglio, l'unica alternativa è il look bonzo, che temo non mi doni. Al che rispondo con uno stringato "sì" (non ho la forza di dire altro) e me ne vado.

Per riassumere, durante i prossimi due mesi o mi compro una parrucca, oppure vado in giro sembrando un uomo.
"Ci prenderanno per una coppia gay" avverto Rico.
Lui cerca di consolarmi dicendomi che sto benissimo (spudorato mentitore) e in fondo posso capirlo, anche per me se ci scambiassero per una coppia lesbica perché a lui han fatto un taglio da Signorina Buonasera non sarebbe un gran problema, ma una coppia gay in cui io sono un omino, quello no, dai.

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