All'inizio ho pensato che si trattasse di qualche spezia strana e invece avvicinandomi ho scoperto l'esistenza, mai sospettata prima, del sale blu di Persia, del sale nero di Cipro e del sale grigio bretone.
La scoperta in sé non sarebbe niente di epocale se non fosse che, mentre esaminavo le confezioni, mi è caduto l'occhio sul cartellino del prezzo:
Sale Blu di Persia (confezione da 90 grammi) prezzo 2,21 euri
Sale Nero di Cipro (confezione da 50 grammi) prezzo 2,21 euri
Sale Grigio Bretone (confezione da 70 grammi) prezzo 3,19 euri
A prima vista magari non sembra neanche tanto ma, se uno ci pensa bene, corrisponde a quanto segue:
Sale Blu 24,5 euri/chilo
Sale Nero 44,2 euri/chilo
Sale Grigio 45,5 euri/chilo
Aggiungo solo, come termine di paragone, il prezzo del sale marca supermercato: 0,44 euri/chilo
Facendo una botta di conti, i sali colorati costano 100 volte di più.
Aggiungo solo, come termine di paragone, il prezzo del sale marca supermercato: 0,44 euri/chilo
Facendo una botta di conti, i sali colorati costano 100 volte di più.
Impossibile non riandare col pensiero a un'altra scoperta di qualche anno fa: il complotto del pane (vedi Non di solo pane vive l'uomo) e farsi delle domande.
Ammetto che in questo caso la situazione è diversa, di sale da 44 centesimi al chilo ce ne sono quintali e quindi il parente carissimo in Technicolor non è obbligatorio, semmai una scelta dovuta a motivi a mio avviso inspiegabili, nel senso che posso capire l'attrazione irresistibile del colore strano (in fondo io mangio il gelato al gusto Puffo), ma da lì a pagarlo cento volte di più ce ne corre!
Poi magari se li assaggi sono sali stratosferici che ti fanno rivalutare il concetto di paradiso e pur di averli li pagheresti più del Pata Negra, cosa ne so io che non li ho mai provati?
Tutto considerato, meglio optare per un sano vivi e lascia vivere, in fondo qualcuno l'economia deve pur farla girare, o no?
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