A voi capita di avere la sensazione che una qualche entità sconosciuta stia guidando i vostri passi, che tutto ciò che fate sia il risultato di un piano preciso, solo non vostro?
La pubblicità che vedete qui a fianco proviene da una delle solite riviste che leggo a colazione e ammetto che, se all'inizio, mi sono lasciata distrarre da font inspiegabili, look pirata, troni da re di Cenerentola ecc, non c'è voluto molto perché mi rendessi conto che i due simpatici crani coronati al centro della scena altro non erano che i contenitori del profumo in questione. Il minimalismo dilaga.
Vabbè, mi son detta, sarà che il look pirata sta tornando in auge e stavo per scrollare le spalle e passare ad altro ma qualcosa (forse le orbite vuote dei teschi o quella frase insensata power is the ultimate aphrodisiac, buttata lì un po' alla boia) me l'ha impedito; guardavo quei crani , quella linguetta d'oro un po' sado sulla bocca, quelle corone, e cercavo disperatamente un senso alla storia che l'immagine avrebbe dovuto comunicare.
Ecco come la vedo io: mentre tu e tuo marito pirata ve ne state stravaccati sui vostri troni a cazzeggiare, arriva un servo con un delicato cadeau che supponiamo essere in riconoscimento/omaggio al vostro status, peccato che il dono consista in due teschi coronati che, non so voi come li vedete, ma io se mi regalano un teschio che inforca i miei stessi occhiali, dopo aver fatto i dovuti scongiuri, vado a spezzare tutti i ditini del mittente. In effetti il re pirata ha una faccia un po' perplessa, lei invece sembra contenta, probabilmente sta pensando che avere una corona di ricambio viene sempre utile.
L'ultimo fastidioso interrogativo che mi tormentava era: cosa diavolo c'entra l'ambientazione piratesca della foto con quella scritta POLICE così discreta?
Ho fatto qualche ricerca e presto svelato il mistero: anni fa quelli della marca di occhiali Police hanno ben pensato di diversificare la produzione mettendosi, tra le altre cose, a creare profumi per lui e per lei, un percorso che ha raggiunto il suo apice creativo con questa ossuta gemma.
Inizialmente la linea strizzava l'occhio a Shakesperare (il riferimento colto è più facilmente individuabile nel profumo apripista della linea che risponde al nome di to be - essere). A lato possiamo vedere un novello Amleto il quale, pur non disponendo del dono della parola, fa suo l'esistenziale dubbio tatuandosi essere o non essere sul muscoloso bicipite.
Negli anni la linea to be ha seguito una sua, chiamiamola evoluzione, spostandosi fino a toccare nuove vette concettuali, come dimostra la successiva creazione del marchio: to be The Illusionist.
Qui dobbiamo constatare un primo deciso scostamento dal concept di partenza; non ci è dato di sapere se questo inatteso sviluppo sia stato ispirato dall'inossidabile figura di Silvan o, come pare più probabile, dal look di Kabir Bedi in Sandokan, almeno a giudicare dai quattro metri quadrati di matita per occhi che pavimentano la zona contorno occhi del modello.
L'ultimo nato in casa Police è proprio il nostro to be The King and Queen con il quale si chiude, per ora il cerchio.
Per ora, non disperate.
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