venerdì 1 maggio 2015

Cinque cose da ricordare per sopravvivere al weekend del primo maggio

So che arrivo un po' tardi ma, visto che ci sono ancora un paio di giorni prima della fine del Ponte, ho deciso di buttare giù due consigli che magari vi possono tornare utili se decidete di calare sulla Riviera Romagnola:
1) Scordatevi la partenza intelligente, non siete poi così intelligenti, la brillante idea che vi è venuta l'ha probabilmente avuta UN MILIONE di altre persone con le quali vi troverete intrappolati in autostrada a smadonnare, portatevi dei CD rilassanti.
2) Quando finalmente arriverete a destinazione, voi e le cicatrici psicologiche del viaggio, invece di passare un'ora a nuotare come squali intorno al vostro albergo nella speranza che qualcuno liberi un parcheggio a meno di due metri dall'ingresso, fate un favore a voi e a noi: andate a parcheggiare dove trovate posto e fate quei benedetti 500 metri a piedi, di sicuro non morirete e magari trascinarvi dietro le valige (perché non è mai una sola) vi farà riconsiderare le vostre scelte in fatto di guardaroba.
3) Se quel posto di fronte a voi è imballato di gente, non è perché lì si mangi particolarmente bene ma solo perchè con la calata dei barbari da Ponte (sì, intendo voi!), ovunque andiate sarà imballato.
4) Rinunciate subito all'idea di scoprire qualche localino delizioso da raccomandare agli amici, durante il ponte NON esistono localini deliziosi ma solo ristoranti/pizzerie/trattorie imbottiti di clienti e gestite da gente che cerca di non uccidere gli avventori rompiballe che scelgono tutti lo stesso posto e poi si aspettano di essee serviti bene e rapidamente, neanche fossero all'Eremo di Camaldoli.
5) Mentre impegnate tutti i neuroni per farvi il selfie definitivo, quello da caricare su ogni social network per l'invidia di amici e parenti, non perdete d'occhio la vostra borsa, che la polizia ha già abbastanza da fare senza fare da balia agli invorniti.
5) Per il ritorno intelligente vedasi punto 1.

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