La perla di oggi proviene dal numero di settembre di Glamour, trattasi di un servizio fotografico intitolato In ufficio con fantasia
Dopo un paio di foto con chignon e pose improbabili ma tutto sommato innocue, ti trovi di fronte a questo bel lavorino qui: il tuo primo pensiero è questa è truccata da comparsa di Star Trek ma i trucchi insensati sono troppo frequenti per meritare più di un'alzata di spalle e un sospiro, quello che in realtà ti inchioda all'immagine è l'espressione di assoluta estasi della tizia in questione perché, non so voi ma io quando lecco un francobollo di solito ho un'espressione inequivocabilmente schifata, la colla ha un sapore tremendo, di quelli che solo si giustificano nelle medicine di assoluta necessità.
Dovendo fare un'ipotesi, la più accreditata è che si sia preso un po' troppo sul serio il concetto di fantasia del titolo e quel francobollo celi probabilmente una generosa dose di LSD o affini.
Questo almeno era ciò che avevo pensato dopo aver dato una fugace occhiata alla foto in questione ma un'analisi più attenta mi ha portato in tutt'altra direzione. Per chiarirvi la situazione, qui sotto trovate uno zoom su un dettaglio che a mio avviso cambia completamente l'interpretazione della scena: sul francobollo in questione c'è disegnato un, come potremmo definirlo, culo maschile con sotto una faccia.
Ora, non so come vadano le cose al'estero ma qui da noi non è che i francobolli con le chiappe al vento siano così frequenti quindi devono proprio averlo scelto apposta. Bene ma, apposta per cosa? Perché se questo è andare in ufficio con fantasia....
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