A volte gli eventi ti costringono a mettere in discussione l'immagine che hai di te stesso.
Ieri sera, spinti da uno smodato desiderio di gelato, siamo usciti a passeggiare sul lungomare; lungo detto lungomare, oltre a locali di ogni genere, dal ristorante giapponese alla kebaberia, c'è un chiosco di gelato sulle cui pareti si sostiene di vendere gelato italiano; inizialmente il fatto che le scritte siano in tedesco causa una certa diffidenza, poi però dai un'occhiata alle vaschette del gelato e senti risorgere la fiducia.
Purtroppo, la tariffa minima da 1,5 euri ti costringe al monogusto (una bola), per aver diritto a due gusti devi scucire ben 2,5 euri e, essendo il nostro un po' un salto nel buio, decidiamo di limitare l'esposizione finanziaria. In realtà il gelato si rivelera molto buono, cosa non così frequente all'estero.
Mentre camminiamo mangiando il nostro helado con una certa soddisfazione, una ragazza si avvicina e dà a Rico un volantino. Immaginando la solita pubblicità di ristorante con menù a buffet dove per soli sei euri puoi rosicchiare anche le gambe dei tavoli, diamo un'occhiata e scopriamo questa perla che allego perché mi pare giusto condividere ciò che il destino mi offre.
Mentre cercavo di capire se lo strumento imbracciato dalla mora fosse un basso o una chitarra, onde evitare l'ennesima magra con Rico, lui mi ha fatto riflettere su un dettaglio non da poco: perché la tipa ha dato il volantino proprio a noi? Cosa le ha fatto pensare che sti due che mangiavamo il gelato potessero visitare quel delizioso posticino? Io un po' me ne sono tirata fuori, sostenendo che la pubblicità l'avevano offerta a lui e non a me, però resta il fatto che eravamo lì entrambi coi nostri gelati (uno cioccolato e l'altro cioccomenta) e sta tipa ci ha dato un'occhiata (jeans, felpa e scarpe da ginnastica) e ha deciso che eravamo materiale per l'Eros & Afrodita. Vorrei poter pensare che volesse solo sbarazzarsi dei volantini, come quelli che a casa t'infilano nella buchetta tre pubblicità uguali, ma il volantino l'ha dato solo a noi, anche se c'era altra gente nei paraggi. In cuor mio spero che quella chioma fluente servisse a nascondere i segni di una lobotomia.
Ovvio: perché c'avete la faccia uno da Eros e l'altra da Afrodita...
RispondiEliminaNOBLESSE OBLIGE...ci dovevate andare, sociopatici!!!!!!!
Ovviamente io sogno da anni di mettermi le calze a rete senza mutande ma Rico non è voluto andare perché aveva solo un ukulele per coprire le pudenda e non bastava.
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