Quella di oggi è un'assoluta novità, ho deciso di lanciarmi in una recensione: parliamo ovviamente di dischi, nello specifico di Fuori Catalogo, opera prima di Riccardo Lolli fresca di pubblicazione grazie a un ardito progetto di crowdfunding.
Di Riccardo Lolli e della sua voce mi è capitato di parlare già in altre occasioni (vedi La genesi dei biscotti) ma oggi il compito è molto più arduo, vorrei mettere su carta le sensazioni e i pensieri che si accavallano nella mia testa mentre ascolto il suo CD.
Non so se vi è mai capitato di fare uno di quei test in cui vi mostrano un'immagine e poi vi chiedono se riuscite, dentro la stessa immagine, a individuarne un'altra, e magari voi provate ma non ce la fate quindi, quando finalmente ve la indicano, finite col sentirvi parecchio tonti perché l'immagine è lì, chiarissima, solo che voi non riuscivate a vederla.
Ecco, ascoltando le canzoni di Riccardo Lolli ti senti così, un momento ti trovi in piedi in una stanza e il momento dopo tutto si è capovolto e al posto del tavolino c'è il lampadario, però la cosa ti appare assolutamente logica e naturale e quel lampadario è in effetti un perfetto tavolino, eri tu che non lo guardavi bene.
Non so, sarà che in mezzo a tanta prevedibilità, circondata da parole che vedi arrivare da chilometri di distanza, il fatto di essere sorpresa, di trovarti a guardare il mondo con un paio di lenti diverse, fa un gran bene.
E poi ogni canzone è un po' come la borsa di Mary Poppins, magari da fuori sembra solo una borsa, niente di speciale, poi però Lolli ci infila una mano e tira fuori il mondo, e tu ti ritrovi senza sapere bene come su un autobus di linea tra avvocati, e cipolline sottaceto, a sorridere di cinghiali illegali e arti artificiali, ma sempre con il cuore stretto di chi sa che al momento il capolinea è tutto quel che ho.
Dopo aver ascoltato qualche canzone ti viene da pensare che sì, finalmente l'hai inquadrato, sai chi hai di fronte; e invece lui ti confessa che si è innamorato di un floppy disk e tu lì per lì non sai che pesci prendere e c'è una tenerezza palpabile che non sai bene dove mettere, hai troppe cose tra le mani e non sai come gestirle.
Quando finalmente arriva Fuori catalogo, sei pronta a qualunque cosa, non sai cosa aspettarti ma sai che non lo sai ed è bello aprire le orecchie pronta al prossimo regalo, perché queste cose qui non le puoi pretendere, arrivano in dono e tu le accetti, come dice Lolli ad altezza di bambino ci son le caramelle, lei che è alto riesce a prendermi le stelle?
Lolli per fortuna è alto un gran bel po'.
P.S. Questo articolo è stato scritto per la mia rubrica L'angolo dell'Estrema Riluttanza su Stonehand Express
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