venerdì 13 gennaio 2017

A volte quella vocina ha ragione

Rieccoci qua, ancora una volta reduci da tre settimane di cene aziendali, cene parenti, cori natalizi e recite natalizie organizzati a turno dalla scuola, dalla parrocchia, dal comune, dalla qualunque.
Ammettiamolo, tutto considerato è un miracolo aver portato a casa la pelle anche quest'anno e, soprattutto, non essersi fatti convincere da quell'insidiosa vocina che in alcune occasioni ti si mette in testa e ti sussurra che, in fondo, se prendessi a badilate tutti quelli che hai davanti, proprio male non gli farebbe.

Anche quest'anno mi sembra doveroso celebrare la nostra sopravvivenza con un post su quello che avrebbe potuto essere e, per fortuna, non è stato. E parliamo ovviamente di regali.



Ecco il primo splendido esempio, chi non vorrebbe un mezzo metro di pesce impalato che lo fissa a bocca aperta?
Tuttavia, dato che ultimamente in molti mi dicono che è importante vedere il bicchiere mezzo pieno, cerchiamo di considerare l'oggetto in una luce positiva: in caso decideste di dare ascolto alla famosa vocina di cui sopra, questo arnese sarebbe un perfetto sostituto della badila.






Prima che me lo chiediate, no, il colletto non è scherzosamente appoggiato sul vaso, è FISSATO.
Accoglierò con gratitudine qualunque spiegazione mi offriate circa i processi mentali che hanno portato alla creazione di questo, chiamiamolo vaso peloso.






Visto da dietro questo sembra il tipico soprammobile brutto a cui ormai abbiamo fatto il callo, poi però facendo il giro ti trovi di fronte a quello sguardo, quell'espressione, quei due metri quadri di matita per occhi e tutto cambia. L'espressione del viso, presa nel suo complesso, mi ricorda quella delle attrici dei film muti di una volta, sembra dire: Cosa ti ho fatto? Perché mi hai fatto questo?
Ce lo stiamo chiedendo tutti.




A volte purtroppo il tempo è nemico dell'arte, in questo caso abbiamo un artistico portacenere celebrativo della squadra di calcio del Bologna, un pregiato oggettino che a suo tempo sarà andato a ruba tra i tifosi fumatori; purtroppo le varie campagne contro il fumo hanno portato questo tipo di soprammobile sull'orlo dell'estinzione. Peccato.

Osservando meglio l'oggetto, però, mi sorge il dubbio che l'autore fosse segretamente anti-bolognese, perché un tifoso del Bologna non avrebbe di certo posizionato la scritta BOLOGNA sul fondo del portacenere dove sarebbe stata inevitabilmente coperta di cenere/fango.
Secondo me qui c'è puzza di complotto.





Concludiamo veramente col botto con questa scultura che ho trovato all'ultimo mercatino di beneficenza organizzato a Forlì dal Comitato per la lotta alla fame nel mondo.
Qualcuno ha fabbricato il modellino di una ghigliottina.
Una ghigliottina.
Ghigliottina.
Ho personalmente testato il modellino e posso confermare che tirando l'apposita cordicella a lato, la lama, seppur di legno, si alza e si abbassa perfettamente.
Seppur ammirando la maestria dell'artista, mi chiedo a quale utilizzo fosse destinata la creatura, sicuramente non è stata pensata come regalo perché, diciamocelo, questo suona moolto di più come un augurio.