venerdì 21 febbraio 2014

La Tana delle Tigri si trova a Ko Chang

Sono stesa a pancia in giu sopra un lettino da massaggi, mi hanno coperto con un telo e una signora piccola
ma tamugna mi sta causando tutta una serie di  dolori al polpaccio. Come diavolo ci sono finita qui? Presto detto: in quest`ultima settimana di vacanza in Thailandia abbiamo optato per il cazzeggio; dopo il caos di Bangkok e la polvere della Cambogia ci siamo detti che ci meritavamo una settimana di totale nullafacenza e abbiamo scelto a questo scopo l`isola di Ko Chang. Ovviamente non e` colpa di Ko Chang, ovunque tu vada in Thailandia ci sono centri massaggio che non sono posti equivoci come si potrebbe pensare ma rispettabili centri in cui offrono massaggi di vario genere: tradizionale, con l`olio, ayurvedico ecc.
Quello dei massaggi thailandesi e` un problema con cui mi sono gia confrontata nel corso di precedenti vacanze concludendo che io e il massaggio tradizionale thai non siamo fatti l`uno per l`altra: cosa volete che vi dica, pagare dei soldi per farsi riempire di botte a portarne i lividi per giorni non e` la mia idea di relax, mi sbagliero`...
Ricordo che una volta anni fa in Thailandia vidi Enrico mentre lo massaggiavano: lui completamente vestito teneva le mani dietro la nuca mentre una signora alle sue spalle gli piantava un ginocchio nella schiena e gli tirava indietro i gomiti. A dispetto di qualsiasi logica Farnedi sembra apprezzare questo trattamento che in altre culture porterebbe a una denuncia per lesioni quindi non gli posso dire niente, mi limito a strabuzzare gli occhi incredula.
Tornando a me, questa volta ho cercato di fare le cose per bene, precisando "NO TRADITIONAL THAI MASSAGE, I WANT OIL MASSAGE" come se cambiasse qualcosa...
La signora comincia massaggiandomi un polpaccio con l`olio e all`inizio e` anche piacevole, poi pero` senza alcun preavviso la sua mano si trasforma in un artiglio che per due secondi strizza il mio muscolo con selvaggia ferocia e mi viene da chiedermi come sia possibile che una donna tanto piccola possa stringere tanto, non avra` una protesi in acciaio al posto della mano? Tipo Terminator? Perche` almeno si spiegherebbe come riesce a darti la sensazione che un suo dito ti sta penetrando nella schiena e presto ravanera` nei tuoi organi interni.
E non dimentichiamo quando mi fa mettere seduta con le mani dietro la schiena e, prendendomi in una morsa cosi letale che l`Uomo Tigre avrebbe preso appunti, mi fa inarcare la schiena e, non so bene come, mi trovo a testa in giu e con i piedi per aria.
Come dice Rico, quando esci dopo un massaggio di questi ti senti piu` leggero; confermo ma sospetto sia per il sollievo di aver portato a casa la pelle anche questa volta.

Adesso resta solo da vedere quanti lividi avro` domani, quella famosa volta anni fa ne avevo quattro, tutti a forma di polpastrello.

P.S. Sono ancora in loco e alle prese con una tastiera thai, quindi gli accenti dovrete immaginarveli voi...

domenica 16 febbraio 2014

Estremo Oriente con Estrema Riluttanza

Io e la Cambogia abbiamo un rapporto tormentato, pieno di alti e bassi: in questo momento il basso arriva quasi al centro della terra. Sono le 6.20 e sono nella lobby del nostro superhotel in attesa che passi a prenderci la navetta che ci portera alla stazione del bus dove prenderemo un torpedone direzione Battambang (questa tastiera non ha gli accenti, portate pazienza).
Veniamo al basso in questione: ieri pomeriggio siamo andati alla reception a prenotare il viaggio e ci hanno detto che, nonostante il bus parta alle 7.30, la navetta deve fare un giro lungo per passare da tutti gli hotel quindi per sicurezza e meglio essere pronti alle 6.30 e attendere. Strabuzzamento di occhi seguito da rassegnato cenno di assenso, l'organizzazione non e il loro forte. Ieri sera puntiamo la sveglia alle 6 e andiamo a dormire. Stamattina ALLE ORE 5.50 veniamo tirati giu dal letto da potenti colpi, qualcuno sta bussando alla nostra porta. Apriamo decisamente intontiti e c'e un tizio che ci dice che l'autista e arrivato.
ALLE 5.45? MA SIAMO IMPAZZITI?!!! (Toglitemi tutto ma non il sonno, divento una belva)
Ci alziamo e finiamo alla boia la valigia, la trasciniamo fino alla reception e sono le 6.20, dieci minuti prima del previsto. Il tizio alla reception ci dice che l'autista intanto e andato a prendere altri, quindi dobbiamo aspettare...Io odio anche lui.
Dato che devo aspettare mi metto a scrivere questo post ma ovviamente non dura: arriva l'invornito della reception a dirci che dobbiamo ancora pagare una notte e a questo punto vi prego datemi un mitra.
Ieri mattina siamo andati alla reception per pagare e ci hanno detto che dovevamo pagare in contanti perche il tizio non sapeva/poteva usare il macchinino della carta di credito, siamo tornati nel pomeriggio e fortunatamente la cosa si e risolta, almeno cosi pensavo. Per fortuna tengo sempre tutto, eccetto i dentini da latte, quindi abbiamo risolto anche questa.
Adesso partiamo e speriamo bene, lo shuttle pare sia un furgone attaccatto a una moto...

lunedì 10 febbraio 2014

Bovi sacrificati nel giorno del fagiano

Questa volta non posso proprio lamentarmi, le cose si sono incastrate tutte perfettamente, sembrava una di quelle partite a Tetris in cui ti arriva il pezzo a L proprio nel momento in cui ti serve e, in un colpo solo, spazzi via due righe intere quando ormai ti vedevi spacciata. Gioia e gaudio ovunque.
Sabato 18 gennaio Eloisa Atti presentava la sua ultima fatica: il CD Penelope, dodici canzoni liberamente ispirate alle gesta cantate nell'Odissea di Omero, lavoro di cui ho già parlato in passato (vedi Per le balle di paglia citofonare Gatto).
Avevamo già segnato la data in agenda (tra l'altro Farnedi avrebbe partecipato al concerto, avendo lui cantato la canzone Argo) quando mi è arrivato l'invito per la festa di compleanno di mio nipote Federico, mandando momentaneamente tutto all'aria; poi però, pensandoci meglio, mi sono resa conto che sarebbe stato possibilissimo partecipare alla festa di compleanno (pomeridiana) a Imola e poi da lì raggiungere Traversara, piccolo paese in provincia di Ravenna, dove si sarebbe tenuta la serata. Come dicevo, un incastro perfetto.
Quando siamo arrivati alla festa c'è stato giusto il tempo di far due chiacchiere e poi è iniziato lo scartamento dei regali; io avevo davanti agli occhi una meravigliosa ciotola di patatine che mi chiamava come le famose sirene di Ulisse ma mia nipote Valentina mi aveva fatto capire che c'era un tempo per scartare regali e un tempo per mangiare  per cui finché si scartavano regali, patatine ciccia. Peccato che la montagna di regali in salotto fosse degna di Messner. Fortunatamente la mia secondina in erba ogni tanto si distraeva, permettendomi così un'incursione nella dorata bontà, almeno fino a quando non mi ha beccato con due patatine in bocca.
Una volta finito lo scartamento noi barbari ci siamo buttati sul buffet che, oltre la torta di ordinanza, vantava pasticceria mignon dolce e salata, le citate patatine e....paté di fagiano. Sì perché il suocero di mia sorella è
appassionato di cucina e quel giorno aveva preparato il paté; il fatto che i bambini non degnassero il fagiano di uno sguardo, buttandosi con gioia su pane e robiola mi ha fatto pensare che in casa si sia raggiunto un compromesso per cui Ferruccio dà libero sfogo alla sua vena artistico-culinaria ma offre sempre ai nipoti un'alternativa-bambino. Il paté comunque era strepitoso e penso si sia capito da come calavo sul vassoio come un'avvoltoio a intervalli di massimo cinque minuti (un po' di tempo mi andava via per le patatine).
Per fortuna in questo caso, restando in zona salotto, non mi sono trovata a interagire con la collezione di peluche moderni che mia nipote tiene in camera sua e che trovo francamente inquietanti; non fraintendetemi, non ho niente contro il tipico orsacchiotto peloso, però la roba che si muove da sola mi mette un po' a disagio e questi cosi che nel più assoluto silenzio della cameretta girano la testa e se ne stanno lì a fissarti mi ricordano molto La Bambola Assassina. Chucky per me no, grazie.
Verso le 18.30 abbiamo salutato tutti e siamo ripartiti verso Traversara e il Circolo Amici della Musica, luogo che se fosse a Londra potrebbe ricordare uno di quei club super esclusivi che per entrarci devi avere come minimo tre quarti di sangue blu, la carta di credito di platino e rubini e conoscere almeno uno stilista-chef-scrittore di grido, nonché disporre del codice supersegreto da sussurrare all'ingresso. Trovandosi invece a Traversara è semplicemente un luogo il cui ingresso privo di insegna risulta introvabile ai più (leggi me), perlomeno la prima volta.
Una volta raggiunta la sala, Farnedi si è unito al gruppo per una rapida prova, poi ci siamo seduti a tavola e abbiamo cenato con un ottimo piatto di tagliatelle al ragù...di  fagiano. Si vede che era giornata.
Durante la prima parte del concerto ho fatto un po' fatica a concentrarmi, tutto per colpa di Marco Bovi che suonava la sua chitarra in una posizione assurda con i piedi impilati uno sotto l'altro, sempre con l'aria di chi sta per cadere ma è troppo preso dall'assolo per fare qualcosa al riguardo. Poi alla fine aveva ragione lui perché non è mica mai caduto...
Segnalo un altro momento comico durante il concerto quando Eloisa, facendo una breve introduzione alla canzone successiva, ha menzionato il fatto che i Proci a Itaca si davano alla pazza gioia a spese di Ulisse, bevendo il suo vino, sacrificando bovi...
Evidentemente i Bovi che suonavano da dio la chitarra li lasciavano stare...
La serata si è conclusa come sovente accade in inverno dalle nostre parti: ritorno a casa nella nebbia più fitta del mondo con la sottoscritta che sforzava gli occhi maledicendo il momento in cui si era offerta di prendere la macchina, tutto questo mentre Farnedi rilassatissimo sedeva lato passeggero.
A conti fatti mi è comunque andata meglio che al fagiano.


P.P.S. Questo articolo è stato scritto per la mia rubrica L'angolo dell'Estrema Riluttanza su Stonehand Express



martedì 4 febbraio 2014

A volte l'unica scelta è tra lo Xanax e Peppa Pig

Tutto è partito da un post  su facebook in cui si menzionava la telenovela spagnola Il segreto, attualmente in onda tutti i giorni su canale 5.
Il principale problema con questo tipo di programma è che magari inizi, come nel mio caso, per fare un po' di pratica con lo spagnolo (la telenovela ha il doppio audio) ma dopo un po' cominci a divertirti parecchio (come ti dicevano una volta: tu pensi di poterlo prendere e lasciare quando vuoi ma poi ti accorgi che non è così facile): c'è LA CATTIVA che è veramente cattivissima e se ne sta tutto il giorno a ordire piani diabolici che regolarmente il destino manda gambe all'aria (ricorda un po' l'Artiglio Mascherato de La Corsa più Pazza del Mondo), l'INVORNITA che viene raggirata ogni tre per due e ogni volta abbocca all'amo come un paganello, il SACCO DELLE BOTTE a cui comunque va sempre tutto storto, e così via.
Tornando al post in questione, in quelle poche righe si faceva esplicito riferimento alle imminenti nozze dei due protagonisti Tristan e Pepa.(notoriamente i BUONI il cui ammore smisurato ha incontrato una tale caterva di ostacoli che francamente viene da pensare a un segnale divino in stile Final Destination, un'enorme scritta al neon che recita MA ALLORA NON STAI CAPITO! 
Uno dei primi commenti che sono comparsi sotto il post recitava pressapoco così: non si sposano...sono fratelli!!!!
Ora, il commento in questione appartiene alla grande tradizione degli spoiler, cioè quei commenti che ti rivelano cose ancora non successe in una serie tv, una saga ecc.
La domanda che mi sorge spontanea è: ma te l'ha ordinato il dottore? Tengono in ostaggio la tua famiglia? O forse è una maledizione come in The Ring e l'unico modo per sopravvivere alle informazioni che hai ottenuto è rifilarle ad altri?
Il problema ha radici lontane che affondano negli anni in cui ancora non usavamo Internet e quindi c'erano meno possibilità di ottenere queste informazioni; i fortunati che si potevano permettere un viaggio oltreoceano al loro ritorno ostentavano la loro superiorità rivelando alle masse di meno abbienti futuri scenari e colpi di scena della serie in voga al momento. Il punto è che adesso chiunque voglia avere anticipazioni su un determinato programma le ottiene con un paio di click del mouse, quindi....
Che poi qualcuno dovrebbe spiegarmi in che modo il fatto di sapere prima cosa succede migliora l'esperienza, perché non è che la seconda volta che guardate Psycho sia meglio.
Per concludere lancio un accorato appello: se vi viene l'ansia all'idea di non sapere prima cosa succederà nella vostra serie preferita, non mettete in mezzo noialtri innocenti, prendete uno Xanax oppure cambiate canale e guardate Peppa Pig!