venerdì 17 aprile 2020

Coronadiario - Ommmmmmmmmmmmmm

Foto di PublicDomainPictures
Tra gli appuntamenti giornalieri più seguiti in questo periodo c'è la conferenza stampa quotidiana della Protezione Civile, però dopo le prime volte ho deciso di astenermi: guardare la diretta mi aumenterebbe l'ansia e non saprei dove metterla, è già parecchio affollato qui.
Siamo in casa ormai da oltre un mese e vi confesso che, dopo quattro settimane chiusa in un bilocale, mi aspettavo che avrei cominciato come minimo ad andare su per i muri come la bambina dell'Esorcista, invece le pareti del salotto sono ancora sorprendentemente immacolate.
Aggiungo che non ho rincorso nessuno per le scale con un'accetta e non mi sono neanche buttata dal balcone, anche perché abito al secondo piano, se mi butto dal balcone  al massimo mi rompo qualcosa e mi tocca andare al Pronto Soccorso, dove di sicuro mi menano perché gli faccio perdere tempo per delle sciocchezze.
Dato che secondo le direttive regionali posso farmi una corsetta solo intorno al mio condominio, cosa piuttosto deprimente, ho ridotto le uscite e ripreso a fare yoga.
Devo dire che le lezioni con insegnante americano che parla sottovoce per avere un tono più rilassante mentre tu, contorcendoti come un cobra, tenti di leggere il labiale per capire cosa diavolo devi fare, sono esperienze a volte surreali. Forse avrei dovuto capire che aria tirava già dalla prima lezione, che è iniziata davvero col botto: ho steso il mio tappetino e mi sono vestita prendendo direttamente pantaloni e maglietta dallo stendibiancheria sul balcone, per godere del profumo dei panni asciugati all'aperto e sognare di essere fuori.
Mi stavo vestendo quando all'improvviso ho sentito due fitte sotto il braccio, mi sono strappata la maglia di dosso e, immaginate la mia faccia quando ho scoperto una vespa furibonda intrappolata in una delle maniche.
Vorrà dire che d'ora in avanti prima di vestirmi passerò tutto nel microonde.
Fortunatamente, una volta ogni tanto metto un piede fuori di casa per andare a rifornirmi di cibo; l'ultima volta al supermercato c'era la fila quindi mi sono armata di pazienza, nonché di guanti e mascherina, dato che l'OMS comincia ad avere dei ripensamenti e quindi la mascherina è il nuovo nero.
A questo riguardo vorrei dare una pacca sulla spalla a tutti i portatori di occhiali che a ogni respiro vedono tutto appannato: prima di entrare al supermercato ho messo l'accessorio in posizione e il mondo è diventato improvvisamente Londra, in autunno, negli anni 80.
Mentre me ne stavo in fila con il carrello, ho fatto una serie di esperimenti che mi hanno permesso di eliminare il problema appannamento, costringendomi però a contorcere la bocca in posizioni da fare invidia alla maschera di Scream.
In attesa che arrivasse finalmente il mio turno, ho spostato più di una volta il carrello per fare spazio a quelli che uscivano con la spesa, tentando di mantenere l'ormai famoso metrodidistanza; questo almeno fino a quando una tizia, comparsa all'improvviso alle mie spalle, mi ha spinto da un lato per passare, metrodidistanza RIP, speriamo solo lui.

foto di Pexels
Con questo ho concluso il coronadiario, vi lascio con una chicca: anche da noi come in altri Comuni c'è la diretta quotidiana su Facebook, durante la quale il Sindaco ci aggiorna sulla situazione della nostra città; scrivo Sindaco con la maiuscola perché effettivamente il nostro ha una pazienza che va oltre ogni umana capacità (almeno la mia), riuscendo a mantenere la calma di fronte alla stessa domanda ripetuta millemila volte (ne cito una assolutamente a caso:  ma quindi non ci posso più andare a correre?), a commenti fuori tema, alla signora che gli chiede di rispondere solo alle domande intelligenti, per non parlare dei mille anatemi contro quegli untori che non stanno mai a casa. Una calma davvero imperturbabile.
Tutto questo si potrebbe forse considerare normale amministrazione per uno che fa il suo mestiere; quello però che lo eleva oltre il livello di noi comuni mortali è l'essere riuscito a mantenere la calma quando il mercoledì prima di Pasqua, dopo il quotidiano conteggio di nuovi ricoveri, persone in terapia intensiva e pazienti deceduti, seguito dal suo appello a uscire SOLO in caso di assoluta necessità, è arrivata la domanda delle domande, quella che al momento vince la coppa, LA DOMANDA:

"Quando posso andare a fare benedire le uova?"