Però, c'è un però.
Ci sono situazioni in cui il mantra poco può, in cui il tuo animo ribolle e si ribella; il caso a cui mi riferisco è direttamente collegato a una meravigliosa pubblicità di intimo maschile Yamamay che ha come testimonial l'atleta Massimiliano Rosolino.
Quando me la sono trovata davanti un paio di mesi fa su una delle solite riviste da colazione, confesso di aver vacillato: come prima cosa mi sono immaginata il pubblicitario che si chiede "Dove possiamo posizionare il nome del marchio?" e decide di metterlo proprio sul pacco del testimonial, testimonial sulla cui notorietà evidentemente non fanno molto affidamento, visto che hanno sentito il bisogno di specificare il suo nome in alto a destra. Ora, io non sarò un genio del marketing ma, se devi scrivere il nome del testimonial, forse è meglio prenderne un altro...che poi la faccia di Rosolino la conosciamo tutti, è quasi un insulto vedere che ti scrivono come si chiama.

grazie all'impiego della fibra microincapsulata di Nurel, ricca di principi attivi quali caffeina, retinolo, acidi grassi e vitamina E ... snellisce la silhouette.
Evidentemente chi ha creato questo rivoluzionario tessuto non si lava perché, anche nella fantascientifica ipotesi che il tessuto agisca come un bendaggio estetico (si vede che ho insegnato inglese al corso per estetiste), trasferendo le straordinerie proprietà delle sostanze di cui sopra alla pelle, ecco che col lavaggio dette straordinerie proprietà finiscono giù per lo scarico.
Se proprio siete decisi a tentare questa strada, a mio avviso l'unica soluzione è non lavare mai il tessuto, quindi indossare queste mutande e canottiera per giorni e giorni senza mai lavarle.
Che dire: magari alla fine sarete anche snellissimi, però l'unico che vi si avvicinerà sarà il camion della nettezza urbana in quanto rifiuti umidi.
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