lunedì 15 luglio 2013

A volte in spiaggia si rischia la pelle

A volte capita di fare un viaggio quando meno te lo aspetti; sei lì che fai colazione sfogliando Grazia per distrarti dai mille impegni della giornata e, improvvisamente, ti trovi catapultata nel bel mezzo di un dramma umano, una tragedia che si consuma tra le onde e la sabbia di terre lontane.
In questo caso l'eroina del nostro dramma è una giovine e avvenente fanciulla che ha deciso di dare una svolta al suo look e buttarsi sulla pelle; investe quindi uno stramilione di euri in un nuovo guardaroba e, una volta a casa, si trova di fronte al classico dubbio che attanaglia chi è reduce da sciopping compulsivo: e adesso di tutta sta roba cosa me ne faccio? Non ci è dato di sapere quale sia il processo mentale che la porta a individuare proprio la spiaggia come luogo ideale ove sfoggiare il suo nuovo biker look ma ce ne facciamo una ragione e la seguiamo mentre entra decisa nella sabbiosa arena, inguainata in un miniabito color liquirizia.
Essendo donna prudente e consapevole dei rischi dell'esposizione selvaggia al sole, la nostra amica si è applicata una generosa dose di crema protettiva (o forse è olio solare che faciliterà la successiva rimozione di tutte quelle aderenze) e indossa un berretto con visiera che fa molto Village People.
Completa il tutto un bracciale con quelle due tonnellate di pietre che, ci auguriamo, sposterà a intervalli regolari anche sull'altro braccio, in modo da esercitare entrambi gli arti ed evitare l'effetto Hellboy che poi ti tocca far modificare le camicie.
Così bardata la nostra amazzone fa il suo ingresso da star sulla battigia però, inspiegabilmente, i due manzi che la incrociano sulla passerella non si degnano neppure di girarsi a guardarla. Ma che modi sono?
O forse il look non è quello giusto?! Per fortuna lei abita nei paraggi e può correre a casa, tuffarsi nell'armadio e riemergerne con un nuovo stile: abbandona il berretto e, sempre strizzata in un miniabito di pelle e taccata da dominatrice, si drappeggia artisticamente su una sedia a sdraio per vedere di nascosto l'effetto che fa.
Non abbiamo modo di sapere se il virile maschio che le sfreccia di fianco stia correndo perché al chiosco lì vicino offrono saraghina gratis o se stia più semplicemente andando a farsi una nuotata, fatto sta che non se la fila nessuno neanche stavolta.


Son momenti decisamente difficili ma la nostra eroina non ci delude: dopo un rapido cambio d'abito torna in pista e, individuata la sua preda (questa volta un atletico esemplare intento a scolpire il fisico), si ferma proprio un attimo prima di saltargli in braccio e lo fissa provocantissima in tutta quella pelle.
Per tutta risposta il primate maschio in oggetto si rivela molto più interessato alla sua tartaruga che a qualsiasi femmina bardata nei dintorni e non la considera neanche di striscio.
Pluf! Altro buco nell'acqua.
A questo punto, la fiducia della fanciulla comincia a vacillare ma lei non si lascia scoraggiare, ha ancora qualche cartuccia da sparare. Il guardaroba è ormai un po' sguarnito ma regala ancora qualche perla; indossati i colori di guerra, la nostra torna alla carica ma la attende una brutta sorpresa, la spiaggia si sta spopolando, si è ormai fatta ora di pranzo...
Tentando il tutto per tutto (come indicano chiaramente gli...stivali?, sandali? Fate voi), si avvicina a un gruppetto di maturi villeggianti (evidentemente già mangiati), sperando che almeno loro la notino; purtroppo questi due sono talmente presi dal racconto della recente colonoscopia subita dal tipo sulla sedia blu, da non accorgersi neppure della sua presenza.
Viene da chiedersi in che diavolo di mondo viviamo se una povera fanciulla, pur mettendoci tutto il suo impegno, non riesce a strappare neanche un'alzata di sopracciglia. O tempora, o mores!
Ormai sconfitta, la giovine sta per fuggire in un mare di lacrime verso il divano e un chilo di gelato ma il pensiero di quell'ultimo outfit che aveva provato davanti allo specchio la trattiene, in fondo - si ripete - la strada va percorsa fino in fondo, è sempre meglio il rimorso del rimpianto. 
In questo suo ultimo e disperato tentativo non è particolarmente selettiva: si piazza davanti alla prima attempata bagnante che incontra e improvvisa una sfilata togliendosi pure il giubbotto, sperando almeno in uno sguardo d'invidia; la signora in effetti la osserva e si lascia sfuggire un commento:
"Bambina mia copriti che, bianca come sei, ti viene l'eritema!"

Come ogni tragedia degna di questo nome, anche questa ci lascia un prezioso insegnamento: mai andare coi sandali di pelle in spiaggia, che poi ti suda il piede, la sabbia si appiccica e ti vengono le vesciche.

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