mercoledì 12 novembre 2014

Si sta bene all'ombra delle nuvole

Sabato pomeriggio alla Biblioteca Malatestiana di Cesena Farnedi partecipava alla presentazione del progetto All'ombra delle nuvole  organizzato dall'Associazione Barbablu in collaborazione con ANPI: attraverso la creazione di un e-book (opera di Elisa Rocchi) e di una serie di tavole a fumetti dei ragazzi del gruppo F+, si rievocava l'assalto alla Rocca Malatestiana da parte di un gruppo di partigiani cesenati nel 1944, in occasione del 70° anniversario della Liberazione di Cesena.  A Vendemmia era affidata la conclusione musicale dell'evento.

L'inaugurazione della mostra era prevista per le 17 e alle 16.45 si poteva notare una figura camminare frettolosamente su per via Cesare Battisti in direzione della Biblioteca; come sempre non avevo calcolato bene i tempi e sono quindi arrivata a destinazione trafelatissima e alquanto accaldata, tra e altre cose perché continuo a dimenticarmi che pur essendo novembre fa ancora un gran caldo e quindi la maglia di lana è meglio tenerla nell'armadio.
Sono arrivata in aula magna alle 17.05 ma per fortuna era ancora tutto tranquillo; ho salutato Enrico che chiacchierava lungo il corridoio ma poi, preferendo garantirmi un posto a sedere, sono andata ad accasciarmi su una sedia e ho iniziato un complicato processo di svestizione che neanche con un kimono tradizionale sarebbe stato tanto complicato. Per fortuna essere impediti è ancora legale.
L'inaugurazione ha seguito il suo iter e, quando è arrivato il suo turno, Enrico ha introdotto la canzone riferendosi al progetto dell'ANPI per la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia (il triplo CD Addosso!), progetto a cui era stato invitato a partecipare con una canzone che sarebbe poi diventata Vendemmia. Ha narrato le vicissitudini che hanno portato alla nascita della canzone, senza peraltro risparmiare dettagli sulle litigate che abbiamo fatto in quei giorni, lavorando sul testo con una scadenza ravvicinatissima.
Non nascondo che è stata un'emozione quando alla fine della canzone ho sentito l'applauso fragoroso della sala, sembrava non voler finire mai.

Una volta concluso l'evento mi sono avvicinata alla mostra per poter guardare con calma le varie tavole esposte, peccato che un minuto dopo ci sia piombato addosso il solerte custode della Malatestiana il quale, borbottando che dovevamo andarcene perché erano le 19 e lui doveva chiudere, ci ha praticamente spalati via, chiudendoci il portone alle spalle come faceva sempre il prete con gli sposi, onde evitare che la grandinata di riso di ordinanza finisse dentro la chiesa.
Noi però riso non ne abbiamo tirato.




P.S. Questo articolo è stato scritto per la mia rubrica "L'angolo dell'Estrema Riluttanza su Stonehand Express

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